Vi sono alcuni elementi, nella quotidianità, che devono essere costantemente valutati e analizzati da un operatore e che valgono anche al di fuori della propria attività lavorativa. Possono essere considerati da tutti come campanelli di allarme e particolari a cui prestare attenzione per evitare di trovarsi in situazioni spiacevoli o mettersi al riparo da situazioni pericolose.
Premesso che la reazione in un momento di allarme o di panico di una persona normale, non addestrata e non allenata allo scopo, è totalmente improvvisata e spesso non razionale, occorre allenare la mente a prepararsi e a predisporsi all’evolvere di situazioni pericolose e, possibilmente a prevenirle.
Analizzando le situazioni dove il pericolo potrebbe presentarsi possiamo riassumerle principalmente in questi casi:
1. ALL’APERTO
- A piedi
- di giorno (ma alcune cose valgono a maggior ragione anche di notte)
- se qualcuno vi viene incontro diretto decisamente verso di voi, spostavi in anticipo per osservare il suo comportament
- se qualcuno vi ferma per strada per chiedervi un’informazione o anche solo l’ora, chiedetevi se c’è motivo per cui lo faccia
- se qualcuno vi viene incontro e siete da soli (senza altre persone intorno) prestate attenzione se vi sta osservando per capire il vostro comportamento e la vostra disattenzione all’ambiente circostante in quel momento (state messaggiando al telefono o distraendovi per qualcosa) per poterne approfittare
- di notte
- se siete soli e il luogo è isolato (ma anche se non lo siete) prestate attenzione a chi vi viene incontro, sia da solo che, peggio ancora, se in più di un elemento: se c’è possibilità cambiate marciapiede e osservate la persona come si comporta
- se vi accorgete che la stessa persona segue lo stesso vostro percorso, dietro di voi, cambiate percorso, strada o marciapiede e, se nulla cambia nel suo comportamento, entrate in un luogo pubblico
- di giorno (ma alcune cose valgono a maggior ragione anche di notte)
- In macchina
- prestate attenzione alle azioni volte a distrarre la vostra attenzione (chiedere qualcosa, toccare lo specchietto, fingere di essere toccato dalla macchina, chiedere informazioni mentre state caricando la vettura, magari con borsa o borsello appoggiato su un sedile,…).
Mentre vi distraete per concentrarvi su quanto accade, abbasserete il livello di attenzione e il malintenzionato o un complice possono mettere in atto il loro proposito delittuoso. - a seguito di un evento di debole entità (se venite appena toccati dall’auto posteriore, se l’auto davanti a voi non riparte e sembra avere problemi, se qualcuno accanto a voi tocca il vostro specchietto e vi inviata ad accostare per verificare il danno, …) non scendete dalla vettura prima di esservi sincerati di avere messo in sicurezza le vostre cose all’interno, le portiere di accesso oltre a quella del guidatore chiusa, aver preso le chiavi della macchina dall’accensione e, se vi dovete allontanare anche di poco dalla vettura, aver chiuso a chiave la macchina
- a seguito di una discussione, cercate sempre di non reagire in modo spropositato, perché non conoscete con chi avete a che fare: potrebbe sopraffarvi fisicamente o con armi anche solo da taglio e certamente avreste la peggio senza un vero motivo valido. Se ritenete che sia grave, prendete subito nota dei dati della vettura e chiamate il 112 per fare la segnalazione. Potete sempre dire che vi siete chiusi in macchina e che vi stanno aggredendo (che sarebbe anche la verità) per ottenere un invio più veloce dei soccorsi. Ricordate però che il procurato allarme è un reato punito dal codice penale con l’arresto fino a 6 mesi o con un’ammenda fino a 500€.
- prestate attenzione alle azioni volte a distrarre la vostra attenzione (chiedere qualcosa, toccare lo specchietto, fingere di essere toccato dalla macchina, chiedere informazioni mentre state caricando la vettura, magari con borsa o borsello appoggiato su un sedile,…).
- Sui mezzi pubblici
- se potete, posizionatevi seduti sul lato che guarda le porte d’ingresso del mezzo, vicino a una delle stesse. Se state in piedi, state con le spalle alle porte che non vengono aperte o opposti alle porte di ingresso, in corrispondenza di una di queste per avere sempre una via di fuga veloce
- specialmente in orari serali o se non sono affollati, piuttosto che passare il tempo sullo smartphone, osservate l’ambiente e le persone circostanti.
Verificate se qualcuno ha atteggiamenti sospetti, se guarda insistentemente qualche persona in particolare, se ha sguardi d’intesa con qualcun altro non accanto a lui, per capire cosa potrebbe succedere da lì a breve - osservate le persone che si spostano frequentemente in più punti all’interno del mezzoo
- osservate se qualcuno ha zaini strani o se armeggia frequentemente all’interno del proprio zaino
- prestate particolare attenzione se qualcuno “dimentica” uno zaino sul mezzo e scende, magari velocemente e all’ultimo momento alla fermata. In questo caso, senza creare il panico, allontanatevi velocemente da quel punto, avvisando anche gli altri presenti che qualcuno è sceso dimenticando lo zaino sul mezzo.
2. IN UN LUOGO CHIUSO (ufficio, abitazione, centro commerciale,…)
- Nei locali pubblici
- posizionatevi non di spalle all’ingresso, ma sempre in modo di poterlo osservare
- come nei mezzi pubblici, diffidate da chi abbandona borse o zaini per poi allontanarsi
- osservate se qualcuno entra nel locale per osservare e ne esce subito dopo senza consumare
- se possibile cercate di capire dove potreste trovare velocemente un riparo e una via di fuga sicuri
- Vie di fuga
- occorre essere pronti, entrando in un qualsiasi edificio (nella vostra abitazione dovreste conoscerle a perfezione, se ce ne sono, e spiegarle ai vostri familiari) a identificare velocemente le possibili vie di fuga da utilizzare in caso di pericolo. Ricordatevi che, a differenza di quanto pensano alcuni, l’obiettivo primario è portare a casa la pelle e, solo dopo che ci si è preso il dovuto tempo per organizzare l’eventuale reazione (se si opera in tal senso): la fuga vi preserva da qualcosa di irrimediabile e vi mette in condizioni di organizzarvi successivamente e, soprattutto, di restare vivi
- possono essere costituite da porte, finestre, balconate con scale, finestre di mansarda che danno accesso al tetto. Meglio ovviamente se vi conducono non in un luogo senza uscita, ma in luogo aperto esterno con possibilità di allontanarvi dal punto dell’emergenza
- meglio se la via di fuga vi conduce a un riparo sicuro
- ripari sicuri
- la prima cosa che chiunque, operatore o civile, deve fare in caso di emergenza è trovare un riparo sicuro.
Senza un riparo non esiste possibilità di reazione, perché sarete morti. - ricordatevi che un riparo deve essere proporzionato a quanto avete di fronte: un locale chiuso a chiave con una porta robusta può impedire persone dall’entrare ad aggredirvi e dissaduerle, ma alcuni ripari non fermano i proiettili (quindi mai posizionarsi dietro delle porte non blindate, anche se vi sentite sicuri e chiusi dentro a chiave)
- un muro in mattoni o cemento è un ottimo riparo in tutte le situazioni di conflitto a fuoco, un frigorifero, un motore della macchina, i cerchioni delle macchine. Certamente non un divano, un tavolo in legno o una parete in cartongesso: queste non fermano i proiettili
- la prima cosa che chiunque, operatore o civile, deve fare in caso di emergenza è trovare un riparo sicuro.
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- la prima cosa che chiunque, operatore o civile, deve fare in caso di emergenza è trovare un riparo sicuro.
Senza un riparo non esiste possibilità di reazione, perché sarete morti. - ricordatevi che un riparo deve essere proporzionato a quanto avete di fronte: un locale chiuso a chiave con una porta robusta può impedire persone dall’entrare ad aggredirvi e dissaduerle, ma alcuni ripari non fermano i proiettili (quindi mai posizionarsi dietro delle porte non blindate, anche se vi sentite sicuri e chiusi dentro a chiave)
- un muro in mattoni o cemento è un ottimo riparo in tutte le situazioni di conflitto a fuoco, un frigorifero, un motore della macchina, i cerchioni delle macchine. Certamente non un divano, un tavolo in legno o una parete in cartongesso: queste non fermano i proiettili
- ricordatevi che ci sono proiettili di calibri ben differenti che potete riconoscere in base alle armi che hanno i malviventi: generalmente vi potete proteggere con molte cose da una pistola, generalmente 9mm, ma poco potrete fare se si presentano con armi da guerra tipo kalashnikov (Ak47 o similari) o mitragliatori d’assalto calibro 7,62 o simile.
- la prima cosa che chiunque, operatore o civile, deve fare in caso di emergenza è trovare un riparo sicuro.
- segnali di attenzione
- abbiamo parlato in precedenza dei segnali di attenzione che possono farvi attenzionare la situazione e predisporvi a valutare le varie situazioni di fuga o di riparo
- non sottovalutate mai i segnali di attenzione: meglio che si rivelino dei falsi campanelli di allarme, piuttosto che farsi trovare impreparati nel momento del bisogno
- allenatevi a far si che, con il tempo, il cervello reagisca automaticamente ai segnali di attenzione sforzandovi all’inizio di mettere in pratica le regole base
- piano di protezione
- specialmente nella difesa abitativa, un piano di protezione è indispensabile
- prendiamo principalmente in considerazione soluzioni abitative che vanno dalla villetta a schiera alle ville isolate, ma consideriamo che valga anche in luoghi di lavoro quali uffici, magazzini, laboratori. La differenza è la presenza, nel primo caso, di persone a voi certamente care, perché familiari, da tutelare ad ogni costo. In un appartamento il piano di protezione è molto limitato ma, in realtà, lo è anche la possibilità di un’aggressione dall’esterno per una rapina.
- ricordatevi che non siete un team d’assalto dove, se eliminano il primo del drappello, gli altri possono procedere nell’operazione: siete la sola e unica protezione per la vostra famiglia, quindi eroismi inutili porterebbero semplicemente alla vostra sopraffazione o, peggio ancora, eliminazione, lasciando i vostri cari alla completa mercè dei malviventi
- l’obiettivo di un piano di protezione è quello di ottenere il maggior tempo possibile per poter attendere l’arrivo e il supporto delle forze dell’ordine
- occorre in primis avere un posto sicuro dove radunare tutti il più lontano possibile dagli aggressori. Tutti devono sapere che, in caso di pericolo immediato, devono immediatamente recarsi in quel posto. Generalmente in un’abitazione singola, non avendo la possibilità di percorrere una via di fuga che porti all’esterno e quindi consenta di allontanarsi, perché le uniche uscite sono presidiate dai malviventi, l’unico posto che potrebbe consentire di uscire dall’abitazione richiudendosi all’interno è la mansarda.
- valutate se la vostra “panic room” gode di vie di fuga e, potendo scegliere, optate per una che vi assicuri un’uscita (anche sparire dalla panic room per finire sul tetto e magari poter rientrare in un’altra abitazione, potrebbe essere una buona opportunità).
In alternativa una “panic room” in taverna o cantina, protetta da una porta blindata, anche economica, potrebbe essere una soluzione per impedire l’accesso da parte dei malintenzionati e attendere l’arrivo dei soccorsi